Milano dal ballatoio

Italian as second language- Milano dal ballatoio. Attività di italiano per stranieri da utilizzare come materiale di approfondimento

Milano dal ballatoio

Milano dal ballatoio

Produzione scritta – Livello B2

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Romantica e retrò, la casa di ringhiera cambia volto ma non passa mai di moda.
Nata nel Novecento per ospitare la classe operaia, oggi è sempre più
un’abitazione caratteristica e di tendenza. Articolo di Alessandra Cioccarelli
Nate nei primi anni del Novecento come residenze popolari, le case dai pittoreschi ballatoi hanno attraversato molteplici trasformazioni, pur conservando immutato l’indiscusso fascino.
Oggi a Milano ne esistono circa settantamila – alcune per ragioni
urbanistiche sono state demolite o frazionate.
Uno dei quartieri più affascinanti per conoscere la realtà delle case di ringhiera è certamente quello dei Navigli, dove convivono le versioni più glamour e le abitazioni più fedeli alle case di ringhiera di una volta. In prevalenza di colore giallo o rosso, le case di ringhiera, di solito composte da tre a un massimo di sei piani, si distinguono per alcune peculiarità, tra cui il caratteristico ballatoio comune che percorre l’intero edificio e su cui si affacciano le porte di ingresso delle singole abitazioni. Il nome “ringhiera” deriva proprio dal parapetto in ferro del ballatoio, dove ancora oggi le famiglie, in assenza di un balcone personale, si contendono lo spazio per stendere i panni.
In origine gli appartamenti – di norma un paio di stanze con un’unica esposizione per un totale di 45/50 metri quadrati – non disponevano di servizi igienici, ma un piccolo bagno esterno era collocato in fondo al ballatoio e condiviso dagli abitanti del piano. Spesso nelle abitazioni non vi era nemmeno l’acqua corrente e luogo di socializzazione, oltre al ballatoio, diventava l’ampio cortile comune dove le donne trovavano i lavatoi per le attività domestiche e i bambini potevano giocare liberamente al riparo dalla strada.
Più tardi, con l’aumentare dei redditi e l’arrivo negli anni Sessanta della
tecnologia domestica, le chiacchiere delle comari e lo scrociare dell’acqua
iniziarono a mescolarsi con il rumore delle lavatrici, delle televisioni e dei primi elettrodomestici.

E oggi?
Le case di ringhiera hanno mantenuto i caratteristici ballatoi e cortili ciottolati che hanno fatto innamorare tanti cineasti e artisti, ma non sono le abitazioni spartane e rustiche di una volta: gli appartamenti sono ora forniti di bagni privati, ascensori (alcune), magari lavastoviglie, aria condizionata e le più moderne comodità.
Fortunatamente non si è estinto, però, lo spirito che animava questi luoghi.
Abitare in una casa ringhiera ha ancora la sua unicità. Nonostante la ridotta
privacy rispetto al classico condominio, impagabile è l’atmosfera romantica che si gode nella sua corte. Non è raro condividere insieme al ballatoio e alla stesura dei panni lo scambio di piccole gentilezze tra i condomini dal piano – dalla cura del gatto a quelle delle piante, alla condivisione di un caffè – la vista beata e panoramica sui tetti della città e i profumi dalla cucina del vicino.
Vi è venuta voglia di abitarci?
Articolo pubblicato su Club Milano 40, settembre – ottobre 2017
Liberamente tratto da: https://www.clubmilano.net/2017/10/milano-dal-ballatoio/


Rileggi le parole sottolineate e abbinale alla loro definizione.
Segui l’esempio.

Rileggi il testo e rispondi alle domande
  1. Perché sono nate le case di ringhiera?
  2. Che cosa caratterizza le case di ringhiera?
  3. Quali sono gli aspetti positivi e negativi di vivere in una casa di ringhiera?
  4. Come sono cambiate le case di ringhiera nel tempo?

Scrivi sotto alle immagini le espressioni che hai trovato nel testo
il cortile la ringhiera i panni stesi il lavatoio il ballatoio i Navigli

Soluzioni

Attività 2
1 g ; 2 e ; 3 i ; 4 b ; 5 c ; 6 a ; 7 h ; 8 f ; 9 d
Attività 3

  1. Le case di ringhiera sono nate nei primi anni del Novecento per ospitare la classe operaia.
    2 Le case di ringhiera sono caratterizzate da spazi comuni come il lungo ballatoio, il cortile e, in passato, i servizi igienici. Erano appartamenti piccoli di 40/50 metri quadri e avevano un’unica esposizione.
    3 Aspetti positivi: i vicini si aiutavano fra di loro, si scambiavano piccoli favori, i bambini potevano giocare al sicuro nei cortili. Aspetti negativi: la mancanza di privacy, la mancanza di spazio, ancora oggi, per stendere i panni.
    4 I lavatoi sono stati sostituiti dalle lavatrici (in casa), all’interno delle singole abitazioni sono stati costruiti i servizi igienici.
    Attività 4
  2. il ballatoio ; 2. il cortile ; 3. i panni stesi 4.la ringhiera ; 5. il lavatoio ; 6. i Navigli
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