Un articolo difficile!

Italian as second language- Un articolo difficile! Attività di italiano per stranieri da utilizzare come materiale di approfondimento

Un articolo difficile!

Un articolo difficile! (Da vendere? No, da leggere.)

Comprensione scritta – Livello C2

L’italiano giornalistico può raggiungere livelli di difficoltà molto alti.
Per comprendere alcuni articoli, è necessario conoscere i fatti e i personaggi di cui si parla, ma è anche necessario possedere un’ottima competenza lessicale e morfosintattica. E non solo. Modi di dire, citazioni, riferimenti storici e culturali, parole di origine straniera, neologismi, arcaismi possono rendere il testo di difficile comprensione, per un lettore straniero, ma anche per uno madrelingua.
In questa attività “affronteremo” un articolo scritto da Paolo Armaroli, una delle penne (ed ecco la prima espressione idiomatica, “penna” sta per giornalista di prestigio) più note del Sole 24 ore, il principale quotidiano economico italiano.
Prima di leggere, inquadriamo la situazione.
Italia. Martedì 4 dicembre 2018.
Al governo vi è una coalizione di 2 gruppi politici, ideologicamente piuttosto distanti tra loro: la Lega e il Movimento Cinque Stelle. Il segretario nazionale della Lega è Matteo Salvini, ministro degli interni e vice primo ministro. Il leader del Movimento Cinque Stelle (i penta-stellati) è Luigi Di Maio, ministro del lavoro e secondo vicepresidente del consiglio. Il presidente del consiglio è una figura “neutra”, il professor Giuseppe Conte. Capo dello Stato (presidente della Repubblica) è Sergio Mattarella. Il governo Conte ha preparato una serie di provvedimenti economici e fiscali (la manovra economica), molto criticati dall’Unione Europea, soprattutto perché prevedono un rapporto deficit / PIL (Prodotto Interno Lordo) del 2,4% per tre anni. Il Capo dello Stato è profondamente preoccupato per le reazioni dei mercati finanziari e dell’Unione Europea alla manovra economica


SCHEDA A

  1. Leggete con attenzione l’articolo e sottolineate le parole e le espressioni non italiane (sono 6).
    MAGGIORANZA LITIGIOSA
    IL COLLE E LA PARTITA DEI DUE VICEPREMIER
    di Paolo Armaroli
    Sergio Mattarella si è iscritto all’Accademia del Cimento. Il motto della benemerita istituzione è “Provando e riprovando”. E lui prova e riprova. Sa di latino ed è convinto che gutta cavat lapidem. A tal fine la sua moral suasion ha allargato il numero dei destinatari.
    Non si è più rivolto solo alle tante nuore perché le suocere intendano. No, si è rivolto direttamente alle suocere. Altrimenti, Manzoni docet, possono nascere i qui pro quo. E gli equivoci sono tanto più probabili quanto i destinatari sono duri d’orecchie. D’altra parte, non c’è peggior sordo di chi non sia disposto ad ascoltare.
    Così il capo dello Stato ha continuato ad avere come interlocutore privilegiato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Che diamine, noblesse oblige. Ma in udienze separate ha avuto modo di mettere in guardia anche i due vicepresidenti del consiglio Di Maio e Salvini, il cireneo Tria, che canta e porta la croce, e qualche altro ministro sui rischi di una manovra economica in rotta di collisione con la Commissione europea. Perché l’Hegeliana eterogenesi dei fini è una brutta bestia. Si pensa di far bene e tutto va invece a catafascio. Le prediche quirinalizie sembrerebbe non siano state inutili. È vero che Salvini ha dichiarato che non farà questioni di decimali. E per non dare l’idea di una retromarcia, ha aggiunto che da 2,4 si può passare a 2,2. Mentre Di Maio ha affermato che non si attaccherà ai “numerini”. Quasi che quel 2,4, per settimane considerato la linea del Piave, fosse piovuto dal cielo. Così, per salvare la faccia, e non hanno nulla di più caro, i due consoli si opporranno a emendamenti parlamentari che ritoccassero un 2,4 che sta diventando il classico figlio di nessuno.
    Come gli esami di Eduardo, anche i problemi per il governo non finiscono mai.
    Ormai su ogni provvedimento si registra una disparità di opinioni tra Cinque Stelle e lega. E più Salvini vola nei sondaggi, più Di Maio scende. Una leadership a rischio, la sua. tant’è che Di Maio ha detto ai suoi ministri che se casca lui, cadono anche loro. E si apre la crisi
    ministeriale. ma la nostra è la Patria di Pirandello e i paradossi sono di casa. Perciò non è stupefacente che sia stato proprio Salvini, l’alleato competitore, a correre in soccorso del capo pentastellato. Nella consapevolezza che una crisi di governo prematura scompaginerebbe i suoi piani. Perché solo dopo aver consolidato ancor più il suo consenso
    potrebbe reclamare al Capo dello Stato le elezioni anticipate.
    Estratto da Il Sole 24 Ore di martedì 4 dicembre 2018

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Soluzioni

CONSIGLI PER L’INSEGNANTE
L’attività proposta si compone di diversi esercizi.
Qui di seguito forniamo indicazioni circa la sequenza e le modalità attraverso cui presentarli. Ovviamente si tratta solo di suggerimenti; ciascun insegnante può operare le modifiche necessarie per adattare il lavoro alle esigenze della propria classe.
FASE 1
Presentare l’attività alla classe attraverso la lettura, in plenaria, della pagina
introduttiva (pag. 1). A leggere ad alta voce può essere l’insegnante, oppure uno o più studenti.
FASE 2
Dividere la classe in un numero pari di gruppi: gruppo A.1, gruppo A.2 ; gruppo B.1, gruppo B.2, ecc. I gruppi devono essere composti preferibilmente da 2, al massimo da 3 studenti. (4=2+2 ; 5=2+3 ; 6=3+3 ; 8=2+2+2+2 ; se gli studenti sono 7, si possono fare 4 coppie e l’insegnante lavora con uno degli studenti).
Consegnare a ciascun gruppo una copia delle schede A, B, C, D, E.
Invitare i gruppi a leggere l’articolo e a svolgere gli esercizi da 1 a 9.
FASE 3
I gruppi si riuniscono 2 due a due e procedono ad una correzione congiunta degli esercizi svolti. Alla fine del tempo i singoli gruppi tornano al loro posto.
FASE 4
Correzione in plenaria degli esercizi. I vari gruppi chiedono all’insegnante delucidazioni sui soli punti rimasti problematici anche dopo la fase 3.
FASE 5
L’insegnante consegna al gruppo 1.A la scheda F e al gruppo 1.B la scheda G, al gruppo 2.A la scheda F e al gruppo 2.B la scheda G, ecc.
Ogni gruppo ha X minuti di tempo per leggere e memorizzare le informazioni contenute nella scheda ricevuta.
FASE 6
I due gruppi precedentemente abbinati si scambiano 1 componente, che dovrà illustrare al gruppo di arrivo le informazioni appena apprese.
FASE 7
Gli studenti tornano al gruppo d’origine e i propri compagni li rendono edotti sulle informazioni loro fornite nella fase 6.
FASE 8
In plenaria si rilegge l’articolo e si verifica l’auspicata crescita del livello di comprensione del testo

Soluzioni

Esercizio 1.
gutta cavat lapidem / moral suasion / docet / qui pro quo / noblesse oblige / leadership
Esercizio 2.
LATINO: gutta cavat lapidem / docet / qui pro quo
INGLESE: moral suasion / leadership
FRANCESE: noblesse oblige
Esercizio 3.
1 C ; 2 D ; 3 B ; 4 D
Esercizio 4.

  1. noblesse oblige 2. leadership
  2. moral suasion 4. qui pro quo
  3. Manzoni docet 6. gutta cavat lapidem
    Esercizio 6.
    Risposta aperta
    Esercizio 7.
  4. mi aveva messo in guardia 2. sembra figlia di nessuno
  5. entrare in rotta di collisione 4. salvare la faccia
  6. scompaginare tutti i nostri piani 6. una brutta bestia
  7. che diamine 8. a correre in soccorso del
  8. piovuta dal cielo 10. a catafascio
    Esercizio 8.
    Così il capo dello Stato ha continuato ad avere come interlocutore privilegiato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Che diamine, noblesse oblige. Ma in udienze separate ha avuto modo di dire di fare attenzione anche ai due vicepresidenti del consiglio Di Maio e Salvini, il cireneo Tria, che canta e porta la croce, e qualche altro ministro sui rischi di una manovra economica che potrebbe portare allo scontro con la Commissione europea. Perché l’Hegeliana eterogenesi dei fini è un bel problema. Si pensa di far bene e tutto va invece in malora. Le
    prediche quirinalizie sembrerebbe non siano state inutili. È vero che Salvini ha dichiarato che non farà questioni di decimali. E per non dare l’idea di una retromarcia, ha aggiunto che da 2,4 si può passare a 2,2. Mentre Di Maio ha affermato che non si attaccherà ai “numerini”. Quasi che a quel 2,4, per settimane considerato la linea del Piave, si fosse arrivati per caso. Così, per non fare una figuraccia, e non hanno nulla di più caro, i due consoli si opporranno a emendamenti parlamentari che ritoccassero un 2,4 che sembra che nessuno abbia mai voluto
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