Italian as second language: Il lato giusto, il bersaglio e i «nemici». Come conquistare un sedile sul metrò. Attività di italiano per stranieri da utilizzare come materiale di approfondimento
Italian as second language: Il lato giusto, il bersaglio e i «nemici»
Come conquistare un sedile sul metrò
Comprensione scritta – Livello B1
Il lato giusto, il bersaglio e i «nemici»
Come conquistare un sedile sul metrò
Le strategie di un viaggiatore: trovare un posto all’ora di punta è un’arte
MILANO – «Pochi giorni fa, durante un viaggio in metropolitana da Highbury a Kensington, ho vissuto un’esperienza scioccante: non sono
riuscito a guadagnarmi un posto a sedere».
Povero Mr Brendan Nelson, verrebbe da dire: scioccato, per così poco? Si sa che il viaggio in piedi nel pigia-pigia dell’ora di punta non è eventualità rara. Al contrario, comunissima.
E per capire quanto, basta buttare l’occhio sulle etichette delle metro-carrozze di Roma e Milano: 32 e 44 posti a sedere rispetto ai 160 posti in piedi. Eppure, a sentire il seguito del racconto di viaggio Highbury-Kensington, si capisce che lo choc di Mr. Nelson una sua logica ce l’ha. Perché lui è un veterano di viaggi sui mezzi pubblici e così ha deciso di
codificare le strategie acchiappa-posto mettendole poi sul suo blog.
«Vuoi sederti in metropolitana nell’ora di punta? Preparati alla guerra», mette subito le cose in chiaro Mr. Nelson nel suo manuale di tattica (www.brelson.com). E, paragonata la metro-carrozza a un’arena, passa subito a definire i ruoli dei «gladiatori»: ci sono gli «aspiranti», che ambiscono a ottenere un posto a sedere e si preparano alla battaglia; ci sono i «civili», che scelgono di stare in piedi e si sfilano dalla competizione;
e ci sono gli «occupanti», quelli che sono seduti ma non sono ancora fuori dal gioco.
Ognuno ha la sua posizione: i «civili» davanti alle porte, gli «aspiranti» nel cuore della carrozza.
La prima regola indica la mossa da evitare: quella di salire in metrò e andare nella parte terminale del vagone. «Non farlo!», avverte Mr. Nelson. Meglio portarsi subito nel corridoio più lungo dove i sedili sono numerosi.
L’esito della battaglia dipende dalla posizione. Si parte dalla valutazione degli «occupanti» (comportamenti e conversazioni). Tieniti lontano da quelli che si sono appena seduti («potrebbero scendere con voi») o hanno un’aria rilassata («resteranno a bordo a lungo»). Marca stretto quelli che ripiegano il giornale o controllano il nome della stazione («stanno per scendere»). Ma attenzione: «Quello che conta non è muoversi per primi ma muoversi con intelligenza». Anticipando le intenzioni di chi ci cede il posto (non sempre punta alla porta più vicina ma alla meno affollata). A questo punto non resta che sedersi dando l’idea della persona gentile e non del «gladiatore» che sei.
Adattato da www.corriere.it
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L’articolo parla:
- dei comportamenti dei viaggiatori sul metrò;
- delle strategie per sedersi sul metrò;
- di un viaggio all’ora di punta sul metrò.
Leggi ancora una volta e scegli le affermazioni presenti nel testo
- È molto frequente fare il viaggio in piedi nell’ora di punta.
- Mr. Brendan era scioccato perché il metrò era affollato.
- Per Mr. Brendan la carrozza della metropolitana è come un’arena.
- Chi vuole un posto a sedere deve stare vicino alle porte.
- I “civili” sono le persone che non vogliono sedersi.
- I “gladiatori” di solito non sono gentili.
- È importante analizzare i comportamenti delle persone che sono già sedute.
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Soluzioni
Esercizio 1.
- CORRIDOIO ; 3. PASSEGGERO ; 4. GLADIATORI ; 5. CARROZZA
Esercizio 2. - L’articolo parla delle strategie per sedersi sul metrò
Esercizio 3.
1 ; 3 ; 5 ; 7
Esercizio 4.
1.G ; 2.D ; 3.F ; 4.A ; 5.C ; 6.E ; 7.B
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