Smart working, regole e abbigliamento

Italian as second language- Smart working, regole e abbigliamento. Attività di italiano per stranieri da utilizzare come materiale di approfondimento

Smart working, regole e abbigliamento

Comprensione scritta – Livello B1

Smart working, regole e abbigliamento

Leggi il primo articolo e abbina a ogni paragrafo i seguenti titoli:

a. Fare delle pause e spostarsi
b. Staccare la spina¹ dalla vita digitale
c. Stabilire chiaramente gli orari
Articolo N.1
Coronavirus, consigli per chi debutta² con lo smartworking
È smart working la parola d’ordine di queste ore per le imprese che rischiano di rimanere ferme a causa dell’emergenza coronavirus. Si cerca di limitare al massimo gli spostamenti e di continuare a produrre attraverso il lavoro agile³.
Methodos ha stilato una serie di consigli rivolti ai lavoratori, che magari si trovano a fare smart working per la prima volta nella vita.

  1. ________________ È importante indicare i momenti di inizio e fine del
    lavoro. Dedicare delle ore specifiche al lavoro facilita non solo la concentrazione, ma anche la collaborazione con gli altri interlocutori⁴, che sanno in quali momenti siamo disponibili e pronti a rispondere.
  2. ________________ Il consiglio è di allontanarsi fisicamente dallo spazio
    di lavoro. Fare un passo lontano dalla scrivania può aiutare a liberare la mente e ad avere maggiore attenzione al ritorno.
    3._________________ A casa, ancor più che in ufficio, le distrazioni di web
    e social sono sempre più frequenti. Per utilizzare al meglio il tempo è bene silenziare o bloccare alcune App.
    Liberamente tratto da:
    https://www.giornaledibrescia.it/economia/coronavirus-5-consigli-per-chi-debutta-con-lo-smartworking-1.3462387

    ¹ Prendersi una pausa.
    ² Dare inizio a un’attività per la prima volta.
    ³ Telelavoro, smart working.
    ⁴ Persona con cui si parla

E adesso tocca a te!

Se anche tu, in questo periodo, lavori da casa, prova a completare la tua agenda settimanale. Se il tuo lavoro non ti permette di lavorare da casa, ma, in questo periodo sei a casa, completa la tua agenda e di’ come hai organizzato la tua settimana.

Come hai organizzato il tuo spazio per il lavoro agile?

Scatta una foto e mostrala ai tuoi compagni.

Leggi il secondo articolo.

Articolo n. 2
Come vestirsi in smart working?
Vestirsi come se si andasse in ufficio o restare in pigiama? Ecco i segreti per creare un look a prova di smart working in tempi di Coronavirus (e oltre)
di Martina D’Amelio La nostra routine è cambiata. Prima l’unico problema al mattino era come vestirsi per correre in ufficio; oggi non si pone (quasi) più. La sfida è riprodurre nelle proprie mura domestiche¹ la forma mentis² che si assume sul luogo di lavoro. E per l’abbigliamento?
Meglio dare priorità al comfort o alla professionalità?
“Non è necessario essere super formali, ma passare dalla modalità ‘da casa’ a quella ‘da lavoro’ è molto importante per concentrarsi, e l’abbigliamento gioca la sua parte” consigliano gli esperti di Methodos, società di consulenza specializzata nei processi di change management. Ma come creare un look a prova di smart working? Avendo ben chiaro in mente un solo obiettivo: assicurarvi che, anche al computer, a letto o sul divano, vi sentiate ancora motivati a lavorare.
Pigiama: sì o no?
Lavorare da remoto restando in pigiama può farci sentire a nostro agio³, è vero, ma è necessario mantenere la soglia di attenzione. Il capo⁴ su cui puntare? A righe, maschile, in un tessuto confortevole. Ma ricordiamoci che, per quanto possa essere elegante, resta sempre un pigiama. Un look consigliabile solo a chi è abituato allo smart working e non deve interagire con gli altri, neanche a distanza.
Il blazer
Nonostante l’isolamento, quando si lavora da casa abbiamo comunque a che fare con gli altri a distanza. Il capo di abbigliamento ideale per eccellenza da indossare in caso di riunione improvvisa su Skype? Il blazer. Meglio se maxi e in un colore neutro.

Colori neutri
Lasciate la giacca blu elettrico e la camicia a fiori nell’armadio: quando si lavora da casa è meglio puntare sulla tinta unita, meglio se toni neutri e caldi. Bianco, beige e simili sono ideali e regalano un aspetto semplice e professionale.
Scarpe: sì o no?
Solitamente, tra le mura di casa si cammina a piedi nudi o in ciabatte. Telelavoro
permettendo, entrambe le soluzioni possono essere facilmente sostituite da un paio di mules⁵, comode, eleganti e di tendenza.
Liberamente tratto da:
https://www.iodonna.it/moda/tendenze/2020/03/11/smart-working-come-vestirsi-a-casa-con-stile/

¹ A casa.
² Deriva dal latino e significa “mentalità, visione”.
³ “Sentirsi a proprio agio” significa “sentirsi bene”. Esempio: “Mi sento a mio agio quando sono a una festa
e conosco tutti”= mi sento bene, non ho paura.
⁴ Vestito.
⁵ Sono scarpe aperte dietro, simili alle ciabatte, ma che si usano per uscire.


Rispondi alle domande

a. Secondo l’autrice, perché è importante l’abbigliamento anche se si lavora da casa?

b. Che cosa dice a proposito dell’abbigliamento ideale per lo smart working?

c. Quali sono i colori da utilizzare? Perché?

E adesso tocca a te!

Mostra una foto o descrivi il tuo abbigliamento quando lavori da casa. Se invece il tuo lavoro non ti permette di lavorare da casa, ascolta i tuoi compagni e dai loro dei consigli.

Soluzioni

Attività 1.
1.c. ; 2.a. ; 3.b.
Attività 2. e 3.
Risposte aperte.
Attività 5.
a. L’abbigliamento è importante per ricreare a casa l’ambiente di lavoro e per mantenere la concentrazione mentre si lavora a letto o sul divano.
b. L’abbigliamento ideale è un abbigliamento comodo, che ci faccia sentire bene e comodi. Ad esempio non può mancare un blazer durante le riunioni su Skype.
c. I colori chiari perché danno un aspetto semplice e professionale

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Information, PDF and images were taken from https://www.loescher.it/

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