Primi passi: TPR nella classe di italiano

Primi passi: TPR nella classe di italiano. Applicare la Total Physical Response in una classe di italiano per stranieri

Primi passi: TPR nella classe di italiano

Primi passi: TPR nella classe di italiano

Livello: principiante assoluto
Tempo: 5 minuti
Obiettivi: acquisire un frasario scelto / mettere a proprio agio lo
studente
Età: tutte, ma ai bambini piace molto


La tecnica TPR = Total Physical Response

In questo metodo prima c’è la fase in cui lo studente ascolta una serie di input, ad esempio apri la porta/chiudi la porta, e li esegue. Solo in
ultimo produce lingua.
Questo esercizio ispirato al TPR può rivelarsi efficace con studenti principianti – soprattutto in lezioni individuali dove l’attenzione è tutta per lo studente.
Il principiante assoluto si sentirà molto a proprio agio perché gli input sono limitati, il modello da seguire chiaro e i compiti semplici.
Credo sia meglio non superare i 10 minuti, per non annoiare o demotivare lo studente.


In pratica

Si può usare questa attività fin dalle primissime lezioni.
L’insegnante recita una serie di istruzioni che lo studente deve ascoltare ed eseguire.
– Tutta l’attività è svolta con molta calma. Se lo studente ha dubbi su cosa fare, dagli tempo di pensare.
– Non aggiungere altre parole o frasi, se non quelle delle istruzioni. Dimostra approvazione con la mimica.
– Ripeti le istruzioni ogni volta che è necessario, chiaramente e sempre con lo stesso tono di voce.
– La prima volta che presenti un input nuovo puoi agire così:

  1. di’ la frase
  2. esegui il compito
  3. ripeti la frase
  4. lo studente esegue il compito
  5. ripeti la frase
  6. lo studente esegue il compito
  7. Ogni volta che lo studente non è in grado di svolgere il compito, eseguilo tu per dare il modello.

Questo è un esempio di attività che ho usato con un principiante adulto alla terza e quarta lezione.
Il vocabolario coinvolto comprendeva queste parole:

Ecco le istruzioni che ho dato allo studente (basate sugli oggetti presenti in classe).

Ho ripetuto queste due serie di istruzioni per le successive 4 lezioni (5 minuti ogni volta).
Poi, ho invertito i ruoli e lo studente è stato in grado di ripetere alcune delle istruzioni (senza leggerle) che io ho eseguito.
L’esercizio avrebbe potuto proseguire con ulteriori difficoltà linguistiche, ma mi sono fermata qui.
Una possibile obiezione all’uso di una tecnica come questa è: ma cosa c’entra con l’impostazione tipica della mia lezione? Niente!
Forse è vero, ma nulla ti impedisce di provare una cosa nuova! In fondo sono solo pochi minuti: vedi come va. Se al tuo studente non piace, puoi sempre lasciar perdere.
Se proprio ti senti a disagio nel proporre qualcosa del genere in classe, magari prova a presentarla così:
Alla lavagna scrivi “Lo studente robot” e abbozza un disegnino come questo.
Le persone che amano giocare / fare roleplay saranno contente (niente di più lontano da un roleplay invece …) .
Le persone più seriose non vedono la figura robotica come qualcosa di frivolo e quindi resteranno abbastanza disponibili a fare quello che dici.
Potrebbero offendersi quelli abituati al potere e al comando. Tu accelera un po’ i tempi e raggiungi presto la fase in cui i ruoli si capovolgono: “L’insegnante robot”.

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